- Il ministro Colao sostiene l'inserimento in Costituzione del diritto all'Internet veloce. Molti politici fanno così, come se la Carta fosse una lettera a Babbo Natale, mentre sappiamo che è meno efficace.
- Dice di ispirarsi a Stefano Rodotà, che però non ha mai fatto il ministro, e per dare agli italiani il diritto alla privacy ha fatto una legge ordinaria che funziona, non chiacchiere sui principi costituzionali.
- Come molti colleghi, anche Colao parla come un opinionista, un testimonial del progresso che prevede, auspica e propugna, senza mai annunciare una decisione. Come se il ministro fosse un altro.
Anziché governare Colao fa il testimonial di internet
14 aprile 2021 • 20:26