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Aumenta il disagio ma nessuno vuole più fare l’educatore

© LaPresse
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  • Il lavoro sociale, nonostante l’importanza pubblica che riveste, è esternalizzato e gestito, per lo più, da società e cooperative del Terzo settore; ed è proprio qui che iniziano le difficoltà per i lavoratori e le lavoratrici.
  • Nella maggior parte dei casi è il prezzo ribassato a consentire alla cooperativa di aggiudicarsi la gestione del servizio.
  • Doppi turni, notti passive, carenza di personale, perdita di ore in caso di assenza dell’utente, banca ore, contratti ciclici, part-time a poche ore sono tutti meccanismi nei quali l’operatore si trova coinvolto e che soffocano il suo lavoro.

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