La fine dell’epoca degli stimoli straordinari

Bce addio, per il debito pubblico italiano sta iniziando un doloroso ritorno alla normalità

  • La Bce non dà indicazioni precise sulla data di inizio dell’aumento dei tassi ma conferma la fine dei suoi acquisti di titoli dal terzo trimestre, al netto dei reinvestimenti di quelli in scadenza.
  • Ciò priva i grandi debitori, tra cui il nostro paese, di un formidabile compratore di ultima istanza, che ci ha sin qui sostenuto creando nella classe politica una pericolosa dipendenza dal deficit “on demand”.
  • Consapevole di ciò. Draghi ha scritto un Def molto conservativo, o meglio inidoneo a proteggere famiglie e imprese a mezzo di ulteriore deficit. A meno che la situazione si deteriori fortemente per tutta Europa, e si torni al debito comune.

La Banca centrale europea, nella riunione del 14 aprile, ha confermato la tabella di marcia per la conclusione nel terzo trimestre degli acquisti netti di titoli obbligazionari (il cosiddetto APP, Asset Purchase Program), senza specificare la data di inizio del ciclo di aumento dei tassi. Iniziato il quale, si proseguirà comunque a reinvestire integralmente, per un prolungato periodo di tempo, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza. Si continuerà inoltre a reinvestire interessi e capital

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