- Grillo crede nel referendum come «massima espressione democratica». Invece di referendum che emendano quel che i parlamentari hanno deciso, propone continui referendum sulle questioni da risolvere.
- Grillo vede bene che il fondamento del sorteggio è nel giudizio: “Se un giurato di una giuria popolare può dare un ergastolo, allora può anche occuparsi a tempo determinato del suo paese, della politica».
- Il fondatore del Movimento Cinque Stelle vuole sostituire il rozzo voto elettorale col modernissimo e igienico voto digitale.
Quel che per Luigi Di Maio è stato un taglio della casta, per Beppe Grillo è la prima stappa di un processo grandioso: il superamento della democrazia parlamentare. Fine delle elezioni; uso del diritto di voto per dire Sì/No a proposte che vengono da organi non eletti ma sorteggiati. Questa in sintesi la democrazia del futuro che il fondatore del Movimento ha tratteggiato in un seminario promosso pochi giorni fa dal presidente dell’europarlamento, David Sassoli con il titolo di “Idee per un


