- La pandemia da Covid-19 ha enfatizzato una certa ipocrisia, mettendo in luce gravi carenze dei sistemi e rimettendo al centro l’esigenza di intervenire nella sanità e di potenziare soprattutto la sanità pubblica.
- Secondo i dati Eurostat, nel 2018 l’Italia destinava alla sanità meno di quanto aveva fatto fino al 2010, cioè l’8,7 per cento del suo Pil, contro una media europea del 9,9 per cento.
- La pandemia da Covid-19 è una questione ambientale, eco-sociale, perché riguarda i modi di produzione degli alimenti, la sicurezza alimentare, gli usi alimentari, l’uso dei terreni, ma anche, quindi, il tenore e le condizioni di vita.
Era il 2006 quando John McConnell e Richard Horton su The Lancet avvertivano che dovevamo prepararci per una nuova pandemia da coronavirus, affermando allora che questa era «inevitabile» e che avrebbe causato «un costo in termini di vite umane e persone ammalate ben più alto che qualunque recente disastro naturale». Certo, il virus dell’influenza «spagnola», che tanta morte seminò nel mondo nel 1918-19, fu identificato solo nel 1933 come coronavirus del tipo H1N1. Ma, nonostante la medicina a



