Somiglia tanto a una resa dei conti quella che sta andando in scena da qualche mese a Caltanissetta, la procura che è titolare delle inchiesta su Capaci e via Mariano D’Amelio, dove il suo nuovo capo Salvatore De Luca ha messo sotto accusa prima Gioacchino Natoli, giudice istruttore del pool antimafia di Falcone, poi l’ex procuratore capo di Reggio Calabria e di Roma Giuseppe Pignatone, adesso Michele Prestipino, uno dei costruttori di Mafia Capitale
C’è una sequela di inchieste che si sta trasformando in un bombardamento, un assalto di stampo giudiziario ai vertici del passato degli uffici inquirenti più importanti d’Italia. Ci sono magistrati trascinati nel gorgo di indagini a margine (direi, veramente molto a margine) sulle stragi siciliane del 1992, personaggi profondamente distanti uno dall’altro, profili diversi, storie lontane, in comune per tutti e tre gli anni nelle stanze della procura della repubblica di Palermo insieme – dettagli



