Chiudere il Pd per salvare la sinistra?

Cambiamo quasi tutto del Pd, ma senza scioglimento o rottamazione dei vertici

  • Prima: sciogliere il partito.  La reazione emotiva a caldo è (quasi) comprensibile ma è irrazionale e soprattutto dannosa (se realizzata) se non altro perché il Pd è una delle due maggiori forze di opposizione in parlamento e il suo scioglimento sarebbe un danno enorme alla tenuta democratica.
  • Seconda: rottamare gli attuali dirigenti per lasciar spazio a chi sta fuori dagli incarichi di partito. Si tratta di una riedizione della barbarica logica renziana.
  • Terza: auto-candidature e corsa alla segreteria già partita nella notte del 25 settembre. E’ il segno della condizione pietosa in cui si trova questo partito, usato come un taxi da chi vuole approfittare del sconfitta elettorale per farsi largo.

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