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Cara Francia, da che pulpito? Non ti puoi permettere di fare la maestrina

  • Nel sottofondo c’è la strisciante accusa di “fascismo eterno” nei confronti del nostro paese, accentuata dall’ascesa al potere della destra. Ma dimenticando una fetta non proprio edificante della storia d’Oltralpe.
  • Negli anni Settanta i francesi ci equiparavano grosso modo a una dittatura sudamericana per i processi al terrorismo rosso in realtà celebrati con tutte le garanzie dei diritti degli imputati.
  • Parigi ha qualche scheletro nell’armadio per il ruolo svolto dai servizi segreti in due misteri italiani, la morte di Enrico Mattei e l’abbattimento del Dc-9 Itavia nel cielo di Ustica

Talvolta, spesso, ai francesi slitta la frizione e perdono i freni inibitori. Succede soprattutto quando intendono impartire lezioni di civiltà, diritti, democrazia, terreno sul quale hanno innegabili benemerenze e qualche scheletro nell’armadio. Il nostro governo di destra ha accentuato questa postura sino all’irrefrenabile tentazione di ergersi a maestrini nei confronti dei “fratelli minori” italiani e vien da commentare: da quale pulpito. Che Giorgia Meloni sia incapace di gestire i fluss

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