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Caso Snam, la politica industriale fatta in casa, con i soldi di tutti

  • La Snam investe 400 milioni sul 33 per cento della De Nora per accrescere "la propria esposizione ai mega-trend della transizione energetica". Cioè per partecipare alla corsa mondiale all'idrogeno.
  • Snam sta all'idrogeno come le Fs all'acciaio (non lo producono, lo trasportano) eppure si è autonominata avamposto dello stato italiano in una partita decisiva della politica industriale.
  • I soldi vengono dalle tariffe stellari per il trasporto del gas, che consentono a Snam di devolvere in dividendi, anche al governo cinese, un terzo del suo fatturato. Ma tutto questo il il governo lo sa?

Sarà anche barbarie giudiziaria, ma le intercettazioni servono. Per esempio, mostrano che in pubblico i manager italiani dicono una parola in inglese ogni tre, mentre in privato confessano come perseguono gli interessi generali con sincero turpiloquio dialettale. Per questo è doveroso incuriosirsi quando si inciampa su un comunicato della Snam (società quotata in Borsa e controllata dalla Cdp, Cassa depositi e prestiti) pieno di espressioni come fuel cell, anchor investor, energy innovation, e c

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