IL DIBATTITO

Cattolici, né subalterni e né testimoniali. L’esempio dei “maestri”

I grandi statisti del cattolicesimo politico italiano non hanno mai avuto un ruolo subalterno. E nel Pd di Schlein, così come nel centrodestra, i singoli cattolici democratici, popolari e sociali sono destinati alla testimonianza, per non dire all’ornamento. Con buona pace della tradizione “catto-comunista”

Il rapporto tra i cattolici e la politica, come diceva anni fa Pietro Scoppola, è sempre stata una sorta di historia dolorum. Un rapporto difficile, complesso, sempre esposto al rischio di strumentalizzazione. Ma, per evitare di cadere nel generico, è bene soffermarsi su alcuni aspetti che caratterizzano la presenza dei cattolici, o meglio dei cattolici popolari e sociali, nella cittadella politica contemporanea. E, se vogliamo evitare la solita faziosità settaria, dobbiamo evidenziare almeno du

Per continuare a leggere questo articolo