- Il rifiuto di ogni trattativa prima della debellatio di Mosca poggia su un presupposto molto diffuso quanto erroneo.
- Cioè che se tacciono adesso le armi la Russia negozierà in condizione di vantaggio e non sarà disposta a nessun accordo diverso dal trattenersi il bottino fin qui conquistato.
- C’è poi una sotto-ipotesi e cioè che la sconfitta militare porti ad un cambio di regime, sperabilmente più aperto e dialogico all’interno come all’esterno.
Sabato scorso si svolte due manifestazioni sul conflitto tra Ucraina e Russia, una Milano e l’altra a Roma. Ma non erano due manifestazione per la pace. Solo quella di Roma lo era, mentre quella di Milano era per la guerra. I manifestanti milanesi sostenevano con varie argomentazioni che era necessario aiutare militarmente l’Ucraina il più possibile e con ogni mezzo per portare alla vittoria questo paese e mettere in ginocchio l’aggressore. Oppure, detto con termini meno rudi, per impedi



