C’è chi manifesta per la pace e chi manifesta per la guerra
08 novembre 2022 • 17:29Aggiornato, 09 novembre 2022 • 09:02
Il rifiuto di ogni trattativa prima della debellatio di Mosca poggia su un presupposto molto diffuso quanto erroneo.
Cioè che se tacciono adesso le armi la Russia negozierà in condizione di vantaggio e non sarà disposta a nessun accordo diverso dal trattenersi il bottino fin qui conquistato.
C’è poi una sotto-ipotesi e cioè che la sconfitta militare porti ad un cambio di regime, sperabilmente più aperto e dialogico all’interno come all’esterno.