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C’entra con la guerra, la filosofia?

Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy, center, European Commission President Ursula von der Leyen and Ukrainian Prime Minister Denys Shmyhal write their wishes on a Ukrainian flag during the EU-Ukraine summit in Kyiv, Ukraine, Thursday, Feb. 2, 2023. (Ukrainian Presidential Press Office via AP)
Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy, center, European Commission President Ursula von der Leyen and Ukrainian Prime Minister Denys Shmyhal write their wishes on a Ukrainian flag during the EU-Ukraine summit in Kyiv, Ukraine, Thursday, Feb. 2, 2023. (Ukrainian Presidential Press Office via AP)
  • Il filosofo Biagio de Giovanni sostiene l’inesistenza di queste ipotesi alternative, e lo fa sulla base di una teoria dello scontro fra la civiltà occidentale della libertà e il potere orientale refrattario alla libertà. 
  • Ma così nega la responsabilità personale delle decisioni e il loro ruolo nella storia, che le civiltà liberali presuppongono.
  • E azzerare il peso della libertà mentre si chiama l’Occidente a difenderla con le armi azzera anche il peso di verità delle parole. 

«Temo che il mondo non stia camminando come un sonnambulo verso una guerra più ampia, temo che lo stia facendo con occhi bene aperti». E’ l’ultimo monito del segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres, che evoca la minaccia atomica. Il mondo? Chissà qual è il riferimento esatto di questa espressione. Mai come oggi decisioni di portata globale sembrano in mano ad alcuni leader che, per quanto potenti siano le forze cui rispondono, non ne sono certo private del libero arbitrio ch

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