la classe dirigente è distratta

Che cosa dite a chi ha perso il lavoro e non ne avrà altri?

LaPresse
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  • Mettetevi nei panni di uno dei 422 lavoratori della Gkn. Provate a guardare la chiusura di quella fabbrica da una casa operaia di Campi Bisenzio, periferia di Firenze, anziché da un ufficio climatizzato di Roma centro.
  • I 18 milioni di dipendenti lavorano mediamente 28 ore alla settimana, dice l'Istat, il che significa che si spartiscono le ore di lavoro (e il salario) di 12,5 milioni che lavorassero normalmente otto ore al giorno.
  • Mancano all’appello 6-7 milioni di posti di lavoro. C'è una disoccupazione sostanziale che a breve-medio termine non può che corrodere la tenuta sociale del paese. Inquieta la distrazione di tutta la classe dirigente. Spaventa l'abisso che la separa dalla realtà.

Mettetevi nei panni di uno dei 422 lavoratori della Gkn. Provate a guardare la chiusura di quella fabbrica da una casa operaia di Campi Bisenzio, periferia di Firenze, anziché da un ufficio climatizzato di Roma centro. Per quegli operai la perdita del lavoro è una catastrofe naturale, una malattia fulminante, una botta ineluttabile. Ti arriva la comunicazione sul telefonino e quell’istante separa un prima in cui lavori per una grande azienda tecnologica e un dopo in cui sei solo un disoccupato

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