- La Cina vive un periodo difficile e delicato, tra lockdown e scoppio della bolla immobiliare che ne ha sorretto la crescita per molto tempo e ora potrebbe destabilizzare il sistema finanziario.
- Nel secondo trimestre di quest’anno, il Pil è cresciuto solo dello 0,4 per cento annuale mentre la disoccupazione giovanile ha toccato livelli “mediterranei”. I governi locali necessitano di fare nuovo debito per evitare o rimandare il peggio.
- L’incertezza regolatoria indotta anche dall’agenda di Xi Jinping sulla “prosperità condivisa” e il confronto con gli Usa frenano gli investitori globali. Una Cina in crisi strutturale potrebbe accentuare la propria aggressività esterna.
La Cina sta vivendo un periodo molto delicato e difficile. Il contrasto al Covid a mezzo di reiterati lockdown gela la crescita e accentua l’incertezza di imprese e consumatori, mentre lo scoppio della bolla immobiliare rischia di destabilizzare il sistema finanziario e causare instabilità sociale che potrebbe minare la leadership assoluta di Xi Jinping. I gestori internazionali, dopo aver lanciato la corsa all’oro verso la Cina, sono ora confusi e preoccupati dagli eventi ma anche dalla cres



