l’editoriale

Chi vince e chi perde nell’orrore di Gaza

A Sharm El Sheikh forse è cominciata in sordina la transizione verso un nuovo ordine nel quale potenze regionali e organizzazioni non statuali eserciteranno un ruolo ad esse finora precluso dalle grandi potenze. Adesso è chiaro che i 20 punti del piano Trump sono il canovaccio di un negoziato al quale lavorerà, e ha cominciato a lavorare, una schiera di potenze

Nella trattativa che ha condotto al precario cessate il fuoco di Gaza sarebbe facile leggere l’exploit finale dell’Impero americano, ancora capace di imporsi con benefica, imperiale efficacia sul caos planetario. E così Trump presenta l’accordo finale, intestandosi il successo e prenotando il Nobel. Ma a ben vedere proprio quel negoziato potrebbe rappresentare, al contrario, il commiato della Superpotenza, protagonista assoluta del vecchio ordine cominciato settant’anni fa. A Sharm el Sheikh for

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