Il mondo diviso in due era semplice: là l’impero del male, con il socialismo di stato contro l’economia di mercato; qua il mondo libero, con un sistema socio-politico che riusciva a coniugare libertà e benessere diffuso. La ricostruzione postbellica ha facilitato l’unità dell’occidente. Poi, la fine del sistema di Bretton Woods prima e della Guerra fredda poi hanno complicato le cose. E invece della “fine della storia” abbiamo avuto la fine dell’egemonia americana, che nemmeno la lotta contro il terrorismo islamico è valsa a fermare.

La follia delle guerre dei due Bush in Iraq e Afganistan ha per sempre chiuso quell’epoca, mostrando quanto poco sicuro sia il mondo se dominato da un solo impero. Un pessimo servizio alla stessa democrazia, che non si diffonde con le bombe ma neppure con le sanzioni, una strategia che affama i popoli senza indebolire i regimi autoritari.

La crisi economica del 2008 ha completato l’opera, mostrando quanto quella statunitense sia una società ineguale, ingiusta e violenta al suo interno, e foriera di instabilità nel mercato finanziario globale.  In questo quadro si situa la crescita della Cina, un impero molto diverso da quello sovietico, se non altro perchè generatore di capitalismo.

La Cina ha dimostrato anche agli scettici che il capitalismo e la democrazia possono vivere dissociati. Il G7 che si è appena concluso ha certificato questa realtà. Ma ha anche mostrato quanto lontano sia ormai il tempo di un’unità indiscussa del mondo atlantico, e non perché all’orizzonte stia emergendo una nuova stella polare.

La nuova Sparta che sfida Atene intriga gli europei che cercano di moderare Joe Biden: con la Cina autoritaria, dicono, si dovrà trattare avendo chiare le rispettive posizioni e pretendendo il rispetto delle regole della pubblicità e della trasparenza, che valgono anche nelle relazioni economiche.

 L’Europa propone una sua strategia: non quella di opposizione, come vorrebbe l’amministrazione Biden, ma della realpolitik e della diplomazia. Sembra un ritorno all’antico, a prima dell’impero americano. 

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