Le scissioni e il tentativo del fondatore di riprendere il controllo

La brusca fine dell’Uomo qualunque: appunti per i leader dei Cinque stelle

  • La strategia del giornalista-tribuno Guglielmo Giannini funziona: 30 deputati eletti alla Costituente e, soprattutto, grandi successi in molte città del Sud nelle amministrative del 1946. Ma con il successo arrivano i problemi.
  • L’improvvisata pattuglia degli eletti rapidamente si divide in tendenze opposte. La Dc inizia una campagna acquisti nelle sue fila. Irritato dai dissensi sulle linee di azione, Giannini espelle i riottosi ed è accusato di derive dittatoriali.
  • Dal né destra né sinistra di pochi mesi prima passa ad una oscillazione fra sinistra e destra. Il gruppo parlamentare non lo segue e lo scontro diventa una questione personale.

L’arrivo nelle edicole dell’Italia liberata dal fascismo e occupata dalle truppe angloamericane è un fulmine a ciel sereno, anche se di serenità, in quel momento, in giro ce n’è davvero poco e nel centro-nord della penisola si combatte una feroce guerra civile. Le 80.000 copie del primo numero – due sole facciate, per la carenza di carta e le limitazioni imposte dalle autorità militari alleate –, quel 27 dicembre, vanno a ruba. A colpire non è solo la testata, che richiamandosi all’Uomo qualunq

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