- Il generale Colin Powell, morto questa settimana all’età di 84 anni, lascia in eredità all’America e al mondo molte cose: la più importante è la cosiddetta “dottrina Powell”
- Per Powell si dovevano ponderare con cura tutti i possibili effetti di un intervento, inserendo nell’equazione anche incognite solo potenziali.
- È sterile ripetere che le guerre in Afghanistan e Iraq non hanno passato lo stringente test della dottrina Powell.
Il generale Colin Powell, morto questa settimana all’età di 84 anni, lascia in eredità all’America e al mondo molte cose: la più importante è la cosiddetta “dottrina Powell”. Innanzitutto, va chiarito che la dottrina Powell è tecnicamente non esiste: è una rielaborazione powelliana della “dottrina Weinberger”, dal nome del segretario della Difesa che l’ha formulata nel 1984. Caspar Weinberger è stato il più influente dei maestri di Powell, che è stato il suo assistente militare durante gli anni



