- È possibile che il primo voto abbia smesso di rappresentare per i giovani, o una parte di essi, l’eccitante – e ansiogeno – ingresso nella vita politica, per diventare invece il richiamo a un dovere stanco e privo di significato?
- Difficile credere che sia andato smarrito il senso d’importanza del diritto che si acquisisce alla maggiore età.
- Il problema è piuttosto la difficoltà di riempire il gesto del voto di un contenuto e uno scopo.
Avete mai provato a convincere un diciottenne riluttante ad andare a votare? Se l’avete fatto, saprete che non è semplice. Reduce da una discussione di questo tipo, mi ritrovo con più dubbi che certezze sulla validità degli argomenti che abbiamo a disposizione. Cosa si risponde a un ragazzo che, dotato di un bagaglio minimo di competenza politica, afferma di cogliere poche differenze tra le idee e i programmi dei diversi candidati? È ormai quasi un luogo comune rilevare le somiglianze sosta



