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Con il nuovo Dpcm regolano vacanze e cenoni ma per la scuola resta il caos

  • Il diritto all’istruzione è tra quelli più sacrificati dall’inizio della pandemia. Alcuni presidenti di regione e sindaci vietano la didattica in presenza, in contrasto con le disposizioni dall’ultimo Dpcm. I Tar adottano decisioni discordanti. Il caos-scuola prosegue.
  • Una norma del nuovo Dpcm sancisce la didattica in presenza alle superiori per il 50 per cento della popolazione studentesca e attribuisce ai prefett il compito di coordinare i servizi di trasporti con lo sfasamento delle entrate a scuola. Il problema resta la carenza di trasporti adeguati.
  • Le risorse per i trasporti non mancano, anche la legge di Bilancio prevede nuovi stanziamenti. Le Regioni continuano a chiedere una modulazione della domanda, senza prevedere adeguati interventi sull’offerta.

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