L’idealista, il cinico e il logico

Dialogo sul condono fiscale e sull’Italia che non cambia

LaPresse
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  • Il cinico: Ma chi è questo esaltato che ignora che la politica è fatta di compromessi?

  • L’idealista: Fra le virtù politiche l’uomo ha lodato la competenza. E ha detto sul sistema fiscale di un paese cose impeccabili. Non credo che nessuno avrebbe potuto mandarlo a casa per aver rifiutato, in coerenza col discorso che ha fatto e sulla base del quale è stato approvato dai partiti dell’attuale maggioranza, un condono come questo, che condona molti anni ignari di Covid.

  • Il logico: Perdonate se intervengo nella vostra conversazione. Mi sembra che non colga i punti fondamentali.

L’idealista: Rinasce solo in certi momenti quella “pubblica fede” che da sola può fare miracoli in certi momenti storici, ma senza la quale neppure i governi più abili possono cambiare nulla. Ma ha una precisa direzione: l’alto, verso cui lo sguardo a lungo avvilito si solleva, per guadagnare un orizzonte più ampio, e perché il respiro si allarghi. Il cinico: Ma chi è quest’anima bella che sogna la catarsi? Ma dove vive? L’idealista: Per questo l’auspicio del capo dello stato – un governo d

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