- Il Pd ha l’occasione per uscire dalle secche di una immagine e di una politica indefinite – cause primarie delle sue difficoltà –attraverso la competizione per la segreteria.
- E, soprattutto, grazie all’entrata in scena di un nuovo sfidante, Gianni Cuperlo.
- Il Pd non può riprendersi se non attaccando a fondo le disuguaglianze crescenti che, tra l’altro, questa vergognosa legge finanziaria accresce ulteriormente.
È vero che in politica le sensazioni o, con un termine più à la page, le narrazioni, hanno grande forza e spesso soverchiano i dati di fatto. Così come si narra che FdI e la sua leader Giorgia Meloni siano usciti dal ceppo del neo/post fascismo per due lacrimucce sulla caccia fascista agli ebrei, mentre tacciono come tombe sulla ventennale violenza della dittatura mussoliniana, altrettanto si favoleggia di una crisi verticale del Partito democratico. Non che se la passi bene dopo il mancato



