L’EDITORIALE

Contro le destre delle ripicche serve subito unità

La campagna si è conclusa e non sarà ricordata. Si è tenuta nel segno del risentimento, l'ennesimo indizio di una classe dirigente sempre meno disposta a impegnarsi sulle questioni generali del paese e sempre più propensa a recintare il suo angolino. Una borghesia del disimpegno, una abdicazione collettiva. Serve qualcuno che unisca il paese diviso, nella costruzione dell'alternativa

Il primo a cogliere la coincidenza tra il voto europeo e il centenario del delitto di Giacomo Matteotti è stato Rino Formica, sei mesi fa, sulle pagine di “Domani”. Ieri Formica mi ha ricordato che in questi giorni sono anche gli ottant'anni dell'uccisione di Eugenio Colorni (30 maggio 1944), per mano della banda Koch, e di Bruno Buozzi, il 4 giugno 1944, alla Storta, fucilato con tredici prigionieri dai nazisti che fuggivano da Roma liberata. «Il fascismo è cominciato con l'assassinio di un dep

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