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Così Di Maio s’inventa statista di protesta (e di proposta)

LaPresse
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  • Statisti non si nasce, si diventa. Di Maio sembra avere capito, contrariamente a molti fra i Cinque stelle, ma anche negli altri partitini italiani, che la situazione politica e sociale in Italia è molto brutta e che le soluzioni debbono essere non proclamate, ma impostate con cura e fatte maturare
  • Si è reso conto che bisogna passare dalla protesta a qualcosa di più della proposta, alla traduzione concreta in comportamenti. Del resto, ha già avuto molto e non ha bisogno di sgomitare.
  • Grazie alla deroga alla regola dei due mandati potrà svolgerne anche un terzo, quindi, può proiettare il suo pensiero, la sua azione e la sua ambizione (e ne ha, eccome, ed è legittima) anche oltre l’orizzonte del secondo governo Conte.

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