- Statisti non si nasce, si diventa. Di Maio sembra avere capito, contrariamente a molti fra i Cinque stelle, ma anche negli altri partitini italiani, che la situazione politica e sociale in Italia è molto brutta e che le soluzioni debbono essere non proclamate, ma impostate con cura e fatte maturare
- Si è reso conto che bisogna passare dalla protesta a qualcosa di più della proposta, alla traduzione concreta in comportamenti. Del resto, ha già avuto molto e non ha bisogno di sgomitare.
- Grazie alla deroga alla regola dei due mandati potrà svolgerne anche un terzo, quindi, può proiettare il suo pensiero, la sua azione e la sua ambizione (e ne ha, eccome, ed è legittima) anche oltre l’orizzonte del secondo governo Conte.
Così Di Maio s’inventa statista di protesta (e di proposta)
02 dicembre 2020 • 10:25Aggiornato, 02 dicembre 2020 • 11:39