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Cosa c’è che non va nella testa dei no-vax?

  • Il quadro che emerge piuttosto chiaramente è che i no-vax siano caratterizzati da un certo tipo di stile cognitivo nel valutare il rapporto tra uomo, natura e la sua salute.
  • Questo modo di pensare tende all’essenzialismo, vale a dire al mantenere una immaginata purezza e "naturalità” dell’uomo.
  • La valutazione dei rischi e dell’impatto di un qualcosa come il Covid-19 è elaborato soprattutto in modo intuitivo ed emotivo. Persone con questo stile di pensiero sono presenti tra tutti gli strati socio-economici della popolazione e non sono, quindi, legati a particolari caratteristiche demografiche.

Qualche giorno fa è uscito sul New York Times un articolo che metteva in relazione le credenze fortemente radicate sulla medicina tradizionale e gli atteggiamenti anti-Covid nella provincia autonoma di Bolzano. L’inchiesta giornalistica conferma ciò che sappiamo da diversi studi fatti nelle scienze sociali che, come al solito, sono ignorati da istituzioni e politica. Il quadro che emerge piuttosto chiaramente è che i no-vax siano caratterizzati da un certo tipo di stile cognitivo nel valutare

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