Ritorno ai fondamentali

Cosa deve fare il Pd per non farsi travolgere dalla crisi dei Cinque stelle

  • Il Pd ha una strada obbligata: tornare ai fondamentali, lasciare che il Movimento si dibatta fino al naturale epilogo, preoccuparsi invece di individuare i grandi obiettivi della coalizione.
  • Metta al primo posto il Pd la netta scelta europeista, contrapposta alle democrazie illiberali amiche della destra, per tacere della Russia invasora.
  • Chieda salario minimo, cittadinanza alle persone nate e che han studiato qui, obbligo scolastico a 18 anni, legge sul fine vita, lotta all'evasione, additando la destra come partito dell'irresponsabilità fiscale e no alla sua tassa piatta.

I Cinque stelle si dilaniano sul limite a due mandati, ma saranno i fatti a dirimere la rissa; grazie anche al taglio dei parlamentari, raffinato caso di eterogenesi dei fini, sarà il Movimento stesso a mancare il terzo mandato. La sua implosione imbarazza il Pd, che sull'alleanza tesse la tela per fronteggiare la retriva destra meloniana. A dieci mesi dal voto la ciambella di salvataggio del proporzionale, cui tanti si afferrano, resterà appesa alle murate. L'Italia può ben capire i messag

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