- Di fronte ad una disponibilità senza remore del presidente del Consiglio Mario Draghi ad andare al Quirinale, sarebbe disastroso se il processo decisionale si incagliasse con dei distinguo e delle impuntature.
- Si rischia di perdere in un sol colpo governo e Quirinale, nel senso che l’eletto sarebbe comunque una seconda scelta e la maggioranza sarebbe travolta.
- Draghi sarebbe perso per ogni altra funzione nel sistema politico italiano. Non proprio quello che i cittadini e l’opinione pubblica internazionale si attendono.
Ci sono tre sono i messaggi chiave della conferenza di fine anno del presidente del Consiglio Mario Draghi. Il primo è “missione compiuta”. Il governo Draghi ha corrisposto ai due impegni che il presidente Sergio Mattarella aveva indicato all’insediamento dell’esecutivo, a febbraio: approvare – e far approvare da Bruxelles – il Piano nazionale di ripresa e resilienza e fronteggiare l’assalto della pandemia con un efficace piano di vaccinazioni. Il secondo messaggio è: “continuità”. Questo



