- La Fed ha confermato la normalizzazione della sua politica monetaria aumentando di mezzo punto i tassi. Non si tratta di restrizione ma di normalizzazione, facilitata dalla buona crescita del Pil.
- Cresce la differenza fra i tassi Usa e quelli dell’eurozona e si svaluta l’euro. Ma il mercato sconta la virata che anche la Bce ha preannunciato. Speriamo la conduca con altrettanta chiarezza della Fed.
- Con i tassi in salita, sale lo spread dei tassi italiani perchè il nostro grande debito diventa relativamente più rischioso. È d’obbligo la prudenza nelle decisioni di bilancio.
Mercoledì la Federal Reserve ha confermato la normalizzazione della politica monetaria preannunciata e iniziata nei mesi scorsi. Ha aumentato di 0,5 i tassi che controlla e ha ribadito che un altro rialzo di mezzo punto è previsto entro le prossime due riunioni, cioè entro luglio. Il corridoio dei tassi sui dollari interbancari a breve è ora fra lo 0.75 e l’1 per cento. Ha inoltre fissato al primo giugno l’avvio della riduzione dei titoli che detiene in seguito al quantitative easing, precisa



