- Il definitivo disvelamento della natura autoritaria e aggressiva del regime putiniano ha costretto anche la Germania a prendere posizioni prima impensabili.
- Ha riunito la Nato e la Ue nel tentativo di sostenere gli aggrediti e sanzionare l’aggressore, così come la gran parte dei paesi rappresentati all’Onu nella condanna anche se, va detto, non Cina e India (tra i 35 astenuti) che da sole includono il 35 per cento della popolazione mondiale.
- Le ossessioni del regime putiniano pongono ai paesi democratici un dilemma diabolico: se assistere al massacro di un paese amico assecondando le pretese di Mosca o rischiare una progressione smisurata del conflitto.
È ormai chiaro che Vladimir Putin ha premeditato da tempo l’Anschluss dell’Ucraina e ora deve conseguirlo a qualsiasi costo: con la propaganda di guerra, la censura dell’informazione libera e la repressione del dissenso in patria, con le file infinite di truppe ammassate sul territorio di uno stato sovrano, lancio di ordigni per sventrare intere città, uccidere migliaia di persone inermi e seminare terrore, sostituendo appena possibile non solo il governo democraticamente eletto ma anche buona



