Come decidere le restrizioni aggiuntive

Covid, c’è un approccio europeo a Omicron ma l’Italia di Draghi lo ignora

  • I leader dell'Unione europea reputano che occorrano «sforzi coordinati» per far fronte alla situazione epidemiologica. Misure restrittive adottate da singoli Stati «possono minare la fiducia del pubblico nelle misure sanitarie, in particolare nella vaccinazione, e ciò rischia di esacerbare la situazione epidemiologica».
  • Anche la procedura del “freno di emergenza”, previsto dal Regolamento Ue sulla certificazione verde come iniziativa unilaterale degli Stati, verrà inserita in un sistema di raccordo. Essa sarà attivabile anche dalla Commissione e potrà portare alla raccomandazione di restrizioni omogenee per tutti gli Stati membri.
  • Il 21 dicembre la Commissione Ue – su indicazione dell’ECDC - ha portato a 9 mesi la durata della certificazione verde. Anche in occasione di tale intervento, la Commissione ha ribadito la “ratio” di fondo: il coordinamento fra Stati, affinché si evitino misure divergenti.

Il 16 dicembre i leader dell'Unione europea si sono confrontati circa «l'attuale situazione epidemiologica nel contesto della pandemia di Covid-19 e della comparsa di una nuova variante». Questa riunione del Consiglio europeo era molto attesa. Il 14 dicembre, il ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, aveva emanato un’ordinanza in base a cui, fino al 31 gennaio, per entrare in Italia da uno Stato Ue non basta il certificato verde digitale Ue: a chi è vaccinato o guarito è imposto un t

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE