- Tutte le più recenti previsioni convergono su una forte ripresa della produzione e su un Pil che dovrebbe crescere almeno del 5 per cento nel 2021. Tutto bene dunque? Non proprio.
- In tutte queste previsioni, in gran parte legate agli investimenti previsti nel Recovery Plan, il punto dolente è l’occupazione sia in termini quantitativi che qualitativi.
- Trascurando il lavoro, o peggio penalizzandolo, non si realizzerà quel percorso di costruzione di un futuro diverso del Paese che tutti indicano come l’obiettivo principale.
La scelta della precarietà come risposta al Covid: a ogni crisi, gli stessi errori
22 luglio 2021 • 16:05Aggiornato, 23 luglio 2021 • 09:54