- La crisi ambientale è la più drammatica sfida del nostro tempo. Come valutare i risultati della Cop26? Come inadeguati, senza alcun dubbio. Ma questo giudizio potrebbe essere ingeneroso, se guardiamo invece ai protagonisti della conferenza.
- Liquidare i passi avanti ottenuti in due settimane di vertice come «il solito bla bla bla» rischia di rivelarsi una scorciatoia populistica, poco utile. Si tratta piuttosto di capire come fare a ottenere di più. Le partite da giocare sono due: una economica e una politica.
- L’Unione europea ha il dovere di essere una delle grandi potenze che si pone alla guida della transizione energetica, accanto a Usa e Cina.
La crisi ambientale è la più drammatica sfida del nostro tempo, quella in cui si decide il futuro dell’umanità. A partire da questa considerazione, come valutare i risultati della Cop26? Come inadeguati, senza alcun dubbio. Ma questo giudizio potrebbe essere ingeneroso, se guardiamo invece ai protagonisti della conferenza, alle forze in campo: gli stati nazione, i rappresentanti di 197 governi del mondo. Con sistemi politici molto diversi, differenti livelli di sviluppo e quindi esigenze cont



