La strana estate dell'auto-isolamento si è conclusa con Maria Rosaria Boccia trasformata in Mata Hari. La premier prova a tornare al punto di partenza. Continuità in politica estera, rapporto con Draghi, tentativo di accreditarsi in Europa. Troppo debole per fronteggiare le manovre centriste di Tajani. Meglio riprovare ad accreditarsi con quel pezzo di establishment e di moderatismo che le diede fiducia iniziale
Il ciclone Boccia non ha travolto solo l'ambizione di Gennaro Sangiuliano di diventare quello che fu Giovanni Spadolini per la Repubblica dei partiti: giornalista, direttore, ministro dei Beni culturali e poi presidente del Senato e candidato al Quirinale. Sangiuliano si è fermato a Pompei, il governo Meloni va avanti. Ma la vicenda della consulente fantasma, una questione privata e non politica, ha indebolito la leadership della premier, più del governo che presiede, e ha oscurato quella che ne



