- Il dialogo pubblico ormai è una giostra con sempre nuovi antagonisti che ripetono lo schema, per cui nella discussione su guerra e pace in Ucraina sono un po’ tutti guerrafondai nello stile.
- I pacifisti radicali sono altrettanto intolleranti degli interventisti radicali, con l’esito di promuovere una logica binaria che ha poco mordente sulle cose e su chi decide.
- Ci troviamo quindi con il paradosso di una discussione al calor bianco che ha nei fatti incidenza solo su se stessa, avvitandosi in una difesa delle proprie antagonistiche rigidità.
Siamo sempre alle prese con la lotta faziosa dei Guelfi e dei Ghibellini, a loro volta divisi in fazioni per giungere alla fine ad una contesa tra individui. L’invasione russa dell’Ucraina ha come una lente di ingrandimento esaltato questo nostro carattere nazionale. Con risvolti poco edificanti, non solo perché il chiacchierare in pubblico genera molto raramente più conoscenza e quindi approfondimento, ma anche perché inchioda i partecipanti, e con essi i cittadini che vi si identificano,



