Il problema sono i compromessi

Dal Green pass al bilancio, Draghi deve tenere la linea delle fermezza

  • L’anomala esperienza di governo di Mario Draghi ha dato i risultati migliori ogni volta che le decisioni sono state chiare e nette.
  • Finora la fermezza ha sempre pagato. L’Italia non si è fermata per l’estensione dell’obbligo di green pass sul lavoro, a differenza dell’inutile allarmismo di questi giorni, ma certo tutto sarebbe stato più semplice se il governo avesse fatto scelte chiare invece che ambigue.
  • Con la sessione di bilancio che si apre, per Draghi la scelta tra decisioni nette “draghiane” e quelle irresponsabili e miopi che piacciono ai partiti si moltiplicheranno.

L’anomala esperienza di governo di Mario Draghi ha dato i risultati migliori ogni volta che le decisioni sono state chiare e nette: via Domenico Arcuri dalla pasticciata campagna vaccinale, dentro il generale Francesco Paolo Figliuolo, congedati senza rimpianti i vertici di servizi segreti e Cassa depositi e prestiti, idee chiare sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (o almeno più chiare di quelle del governo Conte). Anche nella gestione delle violenze di piazza di sabato scorso Draghi

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