ggi la Georgia è il simbolo di una nuova frattura, la più classica: quella tra l’uso del potere e le regole costituzionali. Ma è anche il campo di una nuova stagione politica per i democratici.
Le elezioni in Georgia devono assegnare i due seggi vacanti al Senato. Vedono in testa i democratici, con Jon Ossoff, un impresario di docufilm, e il reverendo battista Raphael Warnock, che ha già proclamato la vittoria.
La vittoria, a questo punto possibile, dei due senatori democratici, sarà cruciale per la presidenza Biden che non dovrà così subire il potere di veto del Senato.
Ray Charles lanciò la sua versione jazz, struggente e dolcissima, di Georgia on my mind (scritta nel 1930 da Hoagy Carmichael e Stuart Gorrell) nel 1960, a cinque anni dal boicottaggio dei bus in Montgomery, Alabama, che l’arresto di Rosa Parker ne aveva fatto un imponente movimento contro la segregazione razziale e che il reverendo Martin Luther King Jr. trasformò nel più grande movimento americano per i diritti civili. Il Voting Act del 1965 traduceva in legge quegli oltre dieci anni di lotte,


