La proposta dell’aricvescovo Delpini

Dalla siccità alle cavallette, sarà una preghiera a salvarci o è meglio fare da soli?

Il fiume Po ai minimi (Foto Guido Calamosca/LaPresse)
Il fiume Po ai minimi (Foto Guido Calamosca/LaPresse)
  • Pandemia, guerra, siccità, mancano le cavallette e sembrano le dieci piaghe d’Egitto. Ma qualcuno ha, giustamente, già fatto notare che in Sardegna sono arrivate anche quelle. Per allontanare i mali che ci affliggono, L’Arcivescovo di Milano Delpini ha proposto una veglia di preghiera collettiva.
  • La preghiera, nella tradizione monoteistica, coincide con la capacità di superare i limiti e le costrizioni a cui ci costringe la condizione presente.
  • Dio si ritira dopo il diluvio, da ora in avanti, la responsabilità di ciò che accade sarà tutta umana.

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE