lo scontro sulla proposta

Il ddl Zan ci dà il minimo sindacale, per questo da lesbica lo sostengo

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse
Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse
  • Che fatica essere lesbiche in Italia, oggi. Non che sia mai stato riposante: quella lesbica è una soggettività da sempre invisibilizzata, che non trova spazi adeguati di espressione pubblica al di fuori dei circuiti Lgbt e femministi.
  • È quindi ancora più avvilente che le uniche ad avere voce siano lesbiche anti tutto, rappresentate dall’associazione ArciLesbica.
  • Quel che si otterrebbe con l’approvazione del ddl Zan sarebbe il minimo sindacale che molte altre democrazie hanno già previsto: aggravanti sulla motivazione a commettere reati che già esistono. Il ddl Zan non contiene un articolo in grado di risolvere la nostra marginalizzazione.

Che fatica essere lesbiche in Italia, oggi. Non che sia mai stato riposante: quella lesbica è una soggettività da sempre invisibilizzata, che non trova spazi adeguati di espressione pubblica al di fuori dei circuiti Lgbt e femministi. Si parla di doppia discriminazione in quanto donne (o persone socializzate come tali) e in quanto lesbiche. Se poi si tiene conto delle altre variabili possibili, come l’essere una persona razzializzata, con disabilità, non binaria, trans, è chiaro che i piani di

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