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La ripresa dei lavori sulla proposta di legge Zan ha riacceso il dibattito sui suoi contenuti. Tra le obiezioni, vi è quella relativa all’inutilità dell’intervento.
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A tutelare donne, persone Lgbt e persone con disabilità da discorsi e crimini d’odio basterebbero i reati che già esistono; né vi sarebbe spazio per politiche di prevenzione, operanti sul piano sociale e culturale.
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È davvero così? Ovvio che le azioni violente siano già colpite da norme comuni. Il punto, però, non è questo. Si tratta di prevenire e contrastare condotte che non colpiscono la persona per quel che fa, ma per quel che è.
Il Ddl Zan serve per dare dignità alle persone
25 maggio 2021 • 15:43Aggiornato, 25 maggio 2021 • 15:46