Le tesi del neurobiologo Sapolsky sugli automatismi del noi/loro dicono molto sulla politica globale dei nostri tempi, dall’aggressività verso gli immigrati. Sono i meccanismi per i quali la destra americana cerca di delegittimare il nuovo sindaco di New York
In un numero dedicato ai nazionalismi, anni fa la rivista di politica estera Foreign Affairs inserì a sorpresa le tesi di un neurobiologo, Robert Sapolsky, che andrebbero tenute in considerazione per spiegare le opposte reazioni suscitate nel mondo dalla vittoria di Zohran Mamdani. Secondo Sapolsky nei grandi primati le sinergie tra un ormone, l’ossicitina, e strutture del cervello come l’amigdala, operano una distinzione immediata tra individui appartenenti al proprio gruppo e individui apparte


