La prospettiva dei mercati

Dieci anni dal Whatever it takes, la lezione per l’Italia su debito, tempo e fiducia

In this Thursday, Jan. 22, 2015 photo, President of European Central Bank Mario Draghi speaks during a news conference in Frankfurt, Germany, following a meeting of the ECB governing council. Draghi delivered on a pledge to do whatever it takes to pull Europe out of a deep and prolonged slump. The central bank will buy 1.1 trillion euros ($1.3 trillion) worth of government and corporate bonds through September 2016 _ longer if necessary _ to shrink the euro’s value, boost exports and encourage borrowing, spending and hiring. (AP Photo/Michael Probst)
In this Thursday, Jan. 22, 2015 photo, President of European Central Bank Mario Draghi speaks during a news conference in Frankfurt, Germany, following a meeting of the ECB governing council. Draghi delivered on a pledge to do whatever it takes to pull Europe out of a deep and prolonged slump. The central bank will buy 1.1 trillion euros ($1.3 trillion) worth of government and corporate bonds through September 2016 _ longer if necessary _ to shrink the euro’s value, boost exports and encourage borrowing, spending and hiring. (AP Photo/Michael Probst)
  • Gli anni della della grande crisi finanziaria 2009-2012  furono il risveglio dall’illusione che il solo aderire all’area valutaria comune avesse eliminato le divergenze tra le economie europee. Non esisteva più il premio per il rischio, il tempo e la fiducia avevano per tutti lo stesso valore.
  • Alcuni, più di altri, con le loro scelte politiche cercavano di godere di questa sorta di pasto gratis: avrebbe pagato qualcun altro. Nel tempo, nello spazio, nella società. Una traslazione dei costi perpetua, che poi, vuol dire irresponsabilità.
  • Fino a quando ci si siamo resi conto che le leggi della fisica non erano mutate, esisteva ancora il tempo e aveva un valore diverso dato il suo utilizzo o spreco.

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE