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Dietro il caso Unicredit lo scandalo di una classe dirigente screditata come la politica

  • Imprese e famiglie italiane hanno affidato a Unicredit 470 miliardi di euro ma  un gruppetto di professionisti con redditi a molti zeri gestiscono la seconda banca italiana come fosse la tabaccheria di famiglia.
  • Scandalizza la coltre opaca dietro cui i loro giochini sono nascosti, prima di tutto a oltre 80 mila dipendenti, e subito dopo agli azionisti che hanno investito sulla banca i loro risparmi.
  • In due giorni le azioni Unicredit hanno perso in Borsa il 12 per cento del valore, che vuol dire essersi fumati un paio di miliardi.

La pandemia fa paura, ma anche la storiaccia di Unicredit non scherza. Un vento di follia travolge le istituzioni del capitalismo, dalle quali dipende il futuro di tutti. Capiamoci: imprese e famiglie italiane hanno affidato a Unicredit 470 miliardi di euro. E in una tiepida sera di novembre siamo costretti a scoprire (prima era un fondato sospetto) che un gruppetto di professionisti con redditi a molti zeri gestiscono la seconda banca italiana come fosse la tabaccheria di famiglia. Scandalizza

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