Le magnifiche sorti dei ricchi e le poco progressive tasse causano povertà, disuguaglianza e anche cambiamento climatico. Mentre i comuni mortali cercano la dose booster del vaccino anti Covid, il virus fa da booster per la concentrazione di ricchezza. Questi dati emergono clamorosi e incredibili, ma non inaspettati, dal rapporto annuale di Oxfam sull’economia mondiale.

Dall’inizio della pandemia il patrimonio netto dei 10 miliardari più ricchi è più che raddoppiato (+119 per cento) e ha raggiunto l’assurda cifra di 1.500 miliardi di dollari. Oltre sei volte quanto posseduto dal 40 per cento più povero di tutto il mondo.

Se questi ricconi ci si mettessero di impegno, spendendo 1 milione al giorno a testa, ci metterebbero oltre 400 anni a esaurire i patrimoni accumulati.

E a chi si ostina a contestare l’eventuale imposizione di una tassa sui redditi basterebbe dire che i super ricchi anche fossero tassati  del 99 per cento, rimarrebbero comunque in quel famigerato 1 per cento della popolazione che detiene ricchezze spropositate.

Eppure, una tassa al 99 per cento sulle ricchezze accumulate dai 10 più ricchi uomini del mondo durante la pandemia basterebbe a pagare vaccini per la popolazione mondiale, e contemporaneamente a finanziare in modo efficace misure contro il cambiamento climatico, misure per estendere al mondo intero una sanità universalistica e a affrontare in modo significativo la disparità di genere in almeno 80 Paesi.

Solo mister Amazon, nei primi due anni di pandemia, ha accresciuto le sue finanze di quasi 82 miliardi di dollari. Quanto basta per fare l’intero ciclo vaccinale (mRna Pfizer) al mondo intero.

Mentre ogni 26 ore qualcuno diventava miliardario, in questi due anni i nuovi poveri da Covid (chi guadagna meno di due dollari al giorno) sono aumentati di 97 milioni. E così oggi i dieci più ricchi del mondo possiedono più danari di oltre tre miliardi di persone messe insieme.

Una delle cause individuate da Oxfam per questo aumento di disuguaglianza risiede nell’effetto delle politiche dei governi mondiali (tra i quali l’Europa e l’Italia in particolare spiccano per aggressività) sulla protezione dei brevetti sui vaccini e sulle cure salvavita.

«Quando i titolari di interessi particolari - si legge nel rapporto - spendono miliardi di dollari e assumono decine di migliaia di lobbisti per esercitare un’influenza indebita condizionando a loro favore le politiche pubbliche, si mina alle basi il sistema democratico».

I brevetti sui vaccini hanno creato cinque nuovi miliardari e permesso alle loro società di guadagnare oltre 1.000 dollari al secondo. Ma nemmeno l’1 per cento dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito.

«L’economia globale ha dato miglior prova di sé nel creare nuovi miliardari dei vaccini piuttosto che nel vaccinare i miliardi di persone».

A pagare di più sono come al solito le donne: nel 2021 ci sono state circa 13 milioni di donne occupate in meno rispetto al 2019; oltre 20 milioni di ragazze rischiano di non tornare mai più a scuola. Le lavoratrici informali, cioè senza un reddito fisso, sono circa 740 milioni nel mondo: il loro reddito è crollato per la pandemia di oltre il 60 per cento.

Nonostante i proclami del governo sul contrasto alla povertà, anche in Italia i dati mostrano un enorme disuguaglianza: il 5 per cento più ricco detiene oltre il 40 percento della ricchezza nazionale. Che è più di quanto possieda l’80 per cento più povero del Paese.

Secondo la rivista Forbes, il numero dei miliardari italiani è passato da 36 a 49, mentre la loro ricchezza complessiva è aumentata del 56 per cento durante la pandemia. In sostanza ci sono 40 persone, i più ricchi, che hanno più soldi di 18 milioni di persone, che sono i più poveri.

Come se non bastasse, è nella disuguaglianza che si trovano le principali cause del cambiamento climatico, che a sua volta alimenta la crescita delle povertà in una spirale che può essere fermata solo con una politica fiscale molto progressiva.

Non solo i paesi ricchi sono responsabili del 92 per cento delle emissioni, ma l’analisi delle emissioni comparate ai gruppi di reddito dimostrano che sono proprio i super ricchi a causare il cambiamento climatico: l'1 per cento più ricco dell'umanità è responsabile del doppio delle emissioni rispetto al 50 per cento più povero.

I dati ci dimostrano che il sistema capitalistico è sempre uguale a se stesso: ruba ai poveri per dare ai ricchi. Non ruba solo ricchezza, ma soprattutto futuro.

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