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Dollaro debole e centralità degli Usa: l’equazione impossibile di Trump

La Casa Bianca vuole allo stesso tempo la moneta debole per ridurre i disavanzi e il “privilegio esorbitante” di emettere la valuta internazionale di riserva. Non riuscirà ad avere le due cose, e la fine del dominio del biglietto verde fa presagire un lungo periodo di instabilità finanziaria ed economica

Il sistema finanziario globale si fonda fin dal secondo dopoguerra del secolo scorso sulla centralità degli Stati Uniti e del dollaro come valuta di riserva internazionale. I paesi europei e poi quelli emergenti si sono per decenni appoggiati sugli Stati Uniti per riassorbire i loro squilibri interni (ad esempio gli eccessi di produzione di Germania e Giappone e poi della Cina), ma in cambio lasciavano agli Usa il quasi monopolio sui servizi finanziari e accettavano l’uso del dollaro come valuta

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