Commenti

Domanda sul caso Cospito, si cura solo chi si è ammalato involontariamente?

  • I giudici suggeriscono che chiunque si metta da solo in certe condizioni di disagio e usi queste condizioni di disagio non merita aiuto per alleviarle.
  • Mi chiedo se ai giudici sia concesso di argomentare talmente tanto nel merito da non poter estendere la loro posizione ad altri.
  • Perché se questa posizione si estendesse, ne deriverebbe che un cittadino che si espone volontariamente a pericoli (per esempio, un cittadino che si espone al contagio di un virus) non merita le cure dello Stato.

La sentenza dei giudici di sorveglianza che rifiuta i domiciliari ad Alfredo Cospito porta ad alcune riflessioni interessanti. L’argomentazione principale dei giudici sembra questa. Le condizioni di salute di Cospito sono precarie e potrebbero essere incompatibili con questo regime carcerario (su questo i giudici si dividono: per quelli di Sassari la salute di Cospito richiederebbe un differente regime, per quelli di Milano no). Tuttavia, queste condizioni di salute secondo entrambe le cort

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE