- Essendo insegnante domenica 28 febbraio, alle nove e un quarto di mattina, anch’io ho fatto il vaccino AstraZeneca.
- Giravano voci tra colleghi che in seguito alla vaccinazione si patissero febbri, tremori, mal di testa, dolori ossei, vomiti e diarree della durata di due o tre giorni. Ecco che quindi io subito iniziavo a immaginarmi e forse anche in un certo senso a desiderare questi due o tre giorni di febbrina a trentasette e sei che mi sarei subito giocato come malattia
E invece nulla. Durante la dad gli studenti mi fanno: ma prof, ma lei si è vaccinato? Io dico sì. E con cosa si è vaccinato? Con AstraZeneca? Dico sì. E come sta? Mi sembra di esser vivo, gli dico, io vi vedo. Voi mi vedete? Sì, dicono loro. Allora secondo me dovrei esser vivo, dico io.
Essendo insegnante domenica 28 febbraio, alle nove e un quarto di mattina, anch’io ho fatto il vaccino AstraZeneca. In quel momento avevo esattamente cinquantacinque anni e otto mesi. Il martedì precedente, via mail, la mia medica di base mi aveva avvertito che la regione Emilia-Romagna così aveva disposto: che le vaccinazioni agli insegnanti le avrebbero fatte i medici di base e quindi lei mi avrebbe contattato non appena le avrebbero inviato le dosi di vaccino. Io le avevo chiesto: mi fai Ast



