Le trattative in Egitto sul futuro di Gaza aprono tenui spiragli di dialogo in un contesto di fragili equilibri e diffidenze. Ma sarà necessario implementare quanto prima il processo in una iniziativa ormai ineludibile: una conferenza di pace per il Medio Oriente, dove in luogo di una “pace imposta” maturi una pace condivisa e garantita da un rinnovato multilateralismo
L’incontro di Sharm el Sheikh è solo una tappa nel complesso processo di riapertura del dialogo in un contesto segnato dal conflitto e dalla radicalizzazione specie dopo il massacro del 7 ottobre, la reazione smisurata di Israele e la strumentalizzazione di attori regionali interessati alla frattura del Medio Oriente. La disponibilità di Hamas a discutere il rilascio degli ostaggi, subordinata al ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e a una gestione da parte di una rappresentanza palestinese



