- La presenza nell’alleanza atlantica di paesi di problematica democrazia, e persino “dittatoriali” secondo la definizione di Mario Draghi, come la Turchia, indebolisce la narrazione proposta da Joe Biden.
- Quando si fa finta di nulla sulla torsione illiberale e autoritaria di Recep Tayyp Erdogan e non si richiede nemmeno un gesto simbolico come la liberazione di giornalisti, intellettuali e politici critichi - come giustamente si pretende dalla Russia e dalla Cina - crolla la visione della Nato come alleanza a difesa della democrazia.
- Un dittatore - se così si considera Erdogan - non può sedersi accanto a leader democratici.
Ma l’alleato Erdogan nella Nato non era un dittatore?
15 giugno 2021 • 20:57