L’impegno di Draghi preso sul serio

È arrivato il momento di contrastare la disuguaglianza (sul serio) a livello nazionale con una patrimoniale

Italy's Prime Minister Mario Draghi speaks during a media conference at an EU summit in Porto, Portugal, Saturday, May 8, 2021. On Saturday, EU leaders hold an online summit with India's Prime Minister Narendra Modi, covering trade, climate change and help with India's COVID-19 surge. (AP Photo/Francisco Seco, Pool)
Italy's Prime Minister Mario Draghi speaks during a media conference at an EU summit in Porto, Portugal, Saturday, May 8, 2021. On Saturday, EU leaders hold an online summit with India's Prime Minister Narendra Modi, covering trade, climate change and help with India's COVID-19 surge. (AP Photo/Francisco Seco, Pool)
  • Draghi ha proposto di rendere Sure – una misura temporanea di sostegno al reddito Ue volta alla mitigazione dei rischi di disoccupazione in contesti di emergenza – un intervento permanente.
  • Ma  perché mai non si affronta la questione a livello nazionale?  Un’imposta nazionale straordinaria sulla ricchezza delle italiane e degli italiani (INSRI) potrebbe costituire una prima boccata di ossigeno.
  • Un’imposta straordinaria pari al 5 per cento del patrimonio – rivolta esclusivamente al 3 per cento più ricco della popolazione – si garantirebbe un gettito di oltre 70 miliardi di euro.

A Porto, in occasione del social summit dell’Unione europea, il primo ministro Draghi ha insistito sull’importanza di lottare contro la disuguaglianza e ha proposto di rendere Sure – una misura temporanea di sostegno al reddito Ue volta alla mitigazione dei rischi di disoccupazione in contesti di emergenza – un intervento permanente. Sure ha indubbiamente rappresentato un passo in avanti nel contenimento degli effetti pandemici sulla disoccupazione; tuttavia, non può costituire l’unica leva per

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